Direttivo SIFO e il mandato che sta andando a concludersi

Arturo Cavaliere

Presidente SIFO

Sono stati quattro anni di enorme lavoro da parte del Consiglio Direttivo, della Presidenza e di tutta la Segreteria Nazionale SIFO. Ed è stato un periodo che ha portato a crescita, espansione e riconoscimento della nostra presenza sullo scenario della Sanità italiana. Credo che il frutto evidente di questo nostro impegno sia in un semplice numero: + 30% di associati. Oggi i soci SIFO sono oltre 3200, la vera cartina al tornasole del lavoro svolto, una cifra mai raggiunta perché reale e composta dai soli soci in regola con la quota associativa, a testimonianza di voler far parte di questa “squadra”, che conferma l’attrattiva della nostra Società e di questo Consiglio Direttivo.

Nel raccontare il lavoro svolto mi piace evidenziare due direttrici: la prima è l’analisi dei risultati ottenuti sulla base del nostro programma quadriennale 2020-2024; la seconda è la sottolineatura del valore che ci ha guidato. I punti programmatici che l’attuale Direttivo SIFO aveva messo a punto sono stati la nostra luce guida: abbiamo lavorato in tutto il territorio italiano e nel Servizio Sanitario Nazionale per elevare e rendere omogenea la qualità dell’assistenza farmaceutica, per garantire approcci basati su Health Technology Assessment (HTA) e Real World Evidence (RWE); abbiamo dato il nostro contributo preciso in sede di dialoghi con le Agenzie per giungere a nuovi modelli organizzativi di integrazione ospedale-territorio finalizzati a una migliore performance in Sanità e alla sicurezza delle cure; ci siamo occupati, sia nei nostri ospedali sia nelle nostre aziende sanitarie, di contributi formativi alla gestione delle terapie avanzate e dei farmaci orfani per malattie rare, implementando anche strategie d’azione e linee guida nell’ambito dell’innovazione, del lean management, della ricerca e della sperimentazione, spingendo al massimo verso la transizione digitale di tutto il comparto della farmaceutica. Il tutto con un valore guida: quello della condivisione interna delle strategie e delle competenze. I numeri che ho citato all’inizio sono conferma del risultato raggiunto anche in termini di consapevolezza di tutta la nostra professione dell’importanza di essere e lavorare “dentro” SIFO.

Le azioni che avevo dichiarato a inizio mandato e che abbiamo sviluppato con la convergenza di tutto il Consiglio sono molteplici, sia nel rapporto con il Ministero della Salute che con AIFA e AGENAS. Soprattutto abbiamo costruito un rapporto basato sull’alta qualità e competenza e sul riconoscimento delle istituzioni come Società affidabile in grado di offrire un contributo qualificato, che ci ha portato a essere presenti su tutti i tavoli ministeriali.

L’accordo “storico” con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sulle analisi delle politiche di acquisto e di distribuzione dei farmaci riguarda anche l’andamento di consumo e spesa dei farmaci off-label, i registri di monitoraggio AIFA, le carenze e indisponibilità e l’appropriatezza prescrittiva.

In questi anni SIFO è stata poi anche audita più volte in Commissione Salute al Senato e dalla XII Commissione della Camera in seno all’Indagine conoscitiva in materia di distribuzione diretta dei farmaci, momento importante perché da noi utilizzato successivamente per avviare un dialogo intersocietario che ci ha portato al Documento Congiunto e di Consensus sui canali distributivi del farmaco.

Desidero infine ricordare il nostro recentissimo inserimento nel Tavolo Tecnico AIFA per la revisione delle Note AIFA e dei Piani Terapeutici, un team di lavoro in cui vengono coinvolte le società scientifiche e le associazioni di categoria maggiormente rappresentative nell’erogazione dell’assistenza territoriale.

In ultimo, l’accordo di pochi mesi fa tra SIFO-Consip: un asset strategico che orienterà le gare verso un sistema di efficientamento e qualità dei processi per l’acquisizione dei beni sanitari.

Tutto questo – a cui potremmo aggiungere anche la presenza dei tanti soci e rappresentanti SIFO in Commissioni Nazionali e Regionali per il governo del farmaco e dei dispositivi – offre la dimensione della nostra presenza e del peso che la nostra società ha assunto all’interno del dibattito sul sistema sanitario.

Nel nostro documento programmatico 2020-2024 avevamo individuato (come 5° punto qualificante) la collaborazione e condivisione tecnico-organizzativa con le società scientifiche presenti nell’elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie istituito presso il Ministero della Salute e, a livello internazionale, con le società che collaborano con l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Devo dire che su entrambi questi ambiti siamo stati attivi e, anzi, decisamente proattivi. Desidero solo ricordare le progettualità avviate o proseguite con FARE, FOFI, Assofarm e Federfarma (con cui abbiamo realizzato il già citato Documento di ridefinizione della Distribuzione), con la SIHTA, con cui condividiamo insieme al Laboratorio del HTA SIFO riflessioni sui nuovi regolamenti europei e la cabina di regia di AGENAS con i vari soggetti coinvolti da vicino nell’innovazione terapeutica, nella sanità e nell’intelligenza artificiale.

Le relazioni importanti con l’Associazione Italiana Medicina Nucleare, con cui siamo andati anche a Bruxelles, in sede di Parlamento Europeo, a dialogare con un vasto gruppo di esperti e rappresentanti istituzionali sulle terapie dei RadioLigandi, un’altra delle frontiere avanzate dell’innovazione su cui SIFO è attiva.

Voglio sottolineare l’importanza e la sensibilità di SIFO nei confronti dei pazienti fragili e le Associazioni dei pazienti, quali la relazione con la Federazione Italiana Malattie Rare (UNIAMO), con cui stiamo percorrendo una strada utilissima e ricca di autentiche ricadute in termini di salute.

Lascio per ultima la collaborazione strettissima con SIFAP e con la Società europea dei Farmacisti Ospedalieri-EAHP, di cui siamo stati anche fondatori nel 1972.

Per quanto riguarda SIFAP è evidente che il lavoro comune svolto nel periodo pandemico – con la produzione di una serie di istruzioni operative che sono diventate il binario scientifico degli operatori sanitari durante il COVID-19, riprese anche dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, riferimento per le scelte sicure delle Regioni – ci ha qualificato e unito come mai prima.

Per quanto invece riguarda EAHP, il continuo “travaso” di contenuti ed esperienze tra noi e i colleghi ci ha portato ad avere una presenza sempre crescente al Congresso annuale europeo, confermata quest’anno con oltre 100 italiani presenti all’evento di Bordeaux, e con la rielezione della nostra candidata Piera Polidori nel board associativo, che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni.

Infine, sono fiero di aver investito sui giovani, l’Area voluta in staff alla Presidenza. In questi anni l’Area Giovani di SIFO si è fatta protagonista di iniziative inedite e fortemente appoggiate dal nostro Consiglio direttivo. Mi riferisco in particolare ai due Sussidiari dello Specializzando e a eventi formativi di altissimo spessore qualitativo. Entrando nel merito desidero ricordare che i Sussidiari sono due volumi da noi fortemente sostenuti, che in circa 300 pagine si prefiggono il compito di offrire una guida della pratica di tirocinio in pillole, semplice, schematica ed esaustiva, che contiene una guida ai contesti logistici, galenici, organizzativi e legislativi, che vengono illustrati tenendo conto degli aspetti di maggiore interesse per il farmacista in formazione specialistica.

Nell’ambito della formazione intendo solo ricordare la realizzazione del recente corso sugli usi speciali dei medicinali in onco-ematologia, una due-giorni che grazie all’impegno dei nostri giovani colleghi ha offerto un confronto utilissimo tra farmacisti ospedalieri, oncologi ed esperti di regolatorio e normative. Si è trattato di un appuntamento che ha mostrato la grande vitalità dei giovani farmacisti ospedalieri, che dentro a SIFO rappresentano un’anima dinamica, competente e propulsiva, realtà su cui da tempo la nostra Società sta puntando con convinzione.

Ci siamo chiesti come Consiglio Direttivo se fosse il caso di ricandidarci alla fine di questo mandato quadriennale, e dopo una riflessione approfondita abbiamo deciso insieme ai colleghi del Consiglio Direttivo uscente e qualche nuovo ingresso di continuare, se i soci lo vorranno, a essere la voce di SIFO all’interno di serie di temi in sospeso e in discussione al Tavolo ministeriale che vanno dalla Medicina di Precisione al DM-70 a una maggiore valorizzazione della professione nella Transitional Care e Assistenza territoriale dove l’introduzione sistematica del prossimo fascicolo sanitario elettronico può e deve vederci protagonisti nell’utilizzo dei dati, funzionale alla programmazione sanitaria, all’appropriatezza clinica dei device e farmaci utilizzati, veri traccianti nel definire il PDTA terapeutico-assistenziale.

Nello specifico, il programma che abbiamo scelto di sviluppare prevede una forte presenza sociale della nostra società a fianco dei cittadini per comprendere i loro bisogni; la prosecuzione di una presenza societaria nelle Istituzioni centrali e nelle Agenzie sanitarie nazionali, con forte coinvolgimento delle differenti aree della Società scientifica; l’approfondimento di una presenza competente in ambiti rilevanti come la Galenica, la Radiofarmacia, la Farmacia di ricerca; un impegno ad assicurare la presenza di SIFO ai tavoli della governance del farmaco e dei dispositivi; un impegno a garantire la nostra presenza sui temi “caldi” dell’innovazione; una continuità di impegno per posizionare il farmacista ospedaliero nell’ambito della continuità ospedale-territorio; una produzione di alta qualità scientifica per la propria attività editoriale; un’attenzione particolare al peso regionale della figura del farmacista ospedaliero; un impegno per una vision nazionale e internazionale assicurando una presenza efficace nelle relazioni europee e internazionali nell’ambito della farmacia ospedaliera; un impegno a fianco dei giovani, per sostenere le istanze dei giovani farmacisti ospedalieri (anche di riconoscimento economico-formativo), con attività specifiche in collaborazione con le scuole di specializzazione. Sono punti qualificanti della nostra strada presente e futura su cui credo tutta la nostra Società sarà impegnata e coesa.

E quindi, in attesa dei risultati delle prossime elezioni SIFO che si terranno dal 6 all’8 luglio, con la suspence che contraddistingue sempre le attese dei risultati elettorali, concludo con un invito e una speranza, quella di vedervi tutti al prossimo Congresso SIFO di Napoli dal 17-20 ottobre con l’entusiasmo e la voglia ancora una volta di essere insieme protagonisti della sanità del futuro.