I processi di acquisizione dei farmaci

Possibili spunti di miglioramento

Il board del progetto

Responsabili scientifici e coordinatori dei Gruppi di lavoro:

Dott. Adriano Cristinziano (coordinatore del Gruppo di lavoro “I servizi correlati alla fornitura”) Referente Nazionale SIFO Farmindustria, Assobiomedica, Assogenerici e Altre Associazioni e Direttore UOC Farmacia Azienda Ospedaliera Ospedale dei Colli, Napoli.

Prof. Mauro M. De Rosa (coordinatore del Gruppo di lavoro “Il farmaco come bene d’acquisto”) Professore di Economia e regolazione del farmaco, Dipartimento Scienze del Farmaco, Università Piemonte Orientale, Novara.

Dott. Marcello Pani (coordinatore del Gruppo di lavoro “Le prospettive del paziente e del medico prescrittore”) Segretario Nazionale SIFO e Direttore UOC Farmacia e Logistica, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma.

Membri dei Gruppi di lavoro:

Dott. Fausto Bartolini, Coordinatore della Cabina di Regia Regione Umbria sulla Governance Farmaceutica, Direttore Dipartimento Assistenza Farmaceutica USL UMBRIA 2.

Dott. Alessandro D’Arpino, Vicepresidente SIFO, Direttore Farmacia Ospedaliera AO Perugia.

Dott. Roberto Langella, Segretario Regionale SIFO Lombardia.

Ing. Adriano Leli, Direttore dell’Agenzia Regionale per lo sviluppo di mercati telematici NTERCENT dell’Emilia-Romagna.

Dott. Fabio Lena, Direttore del Dipartimento Farmaceutico dell’Azienda USL Toscana Sud Est.

Dott.ssa Laura Mattioni, Responsabile Servizi Farmaceutici ARCS FVG SOC Farmacia, Sede di Pordenone.

Dott. Maurizio Pastorello, Referente Nazionale SIFO, Direttore Dipartimento Farmaceutico ASL Palermo.

Dott.ssa Enrica Maria Proli, Direttore U.O. C. Farmacia AO Universitaria Policlinico Umberto I, Roma.

Dott. Fiorenzo Santoleri, Segretario Regionale SIFO Abruzzo e Molise, Farmacista Ospedaliero ASL Pescara.

Dott. Adriano Vercellone, Consigliere SIFO, Servizio Assistenza Farmaceutico Asl Napoli 3 Sud.

INTRODUZIONE

Il sistema degli acquisti sanitari in Italia è stato investito negli ultimi anni da una serie di importanti cambiamenti strettamente collegati all’esigenza di contenimento dei costi, razionalizzazione della spesa sanitaria, trasparenza e lotta alla corruzione; tra di essi la spinta alla centralizzazione e all’accorpamento delle centrali di acquisto, le modifiche apportate dal decreto “sblocca cantieri” al Codice degli appalti pubblici e la prevista prossima approvazione del relativo Regolamento unico di esecuzione, attuazione e integrazione, la legge finanziaria 2017 in merito all’utilizzo dell’accordo quadro per l’acquisto di farmaci biologici e biosimilari, i position paper di AIFA, il documento presentato dal Ministero della Salute in materia di Governance farmaceutica e il nuovo Regolamento Europeo 2017/745 relativo ai dispositivi medici.

In tema di criteri di aggiudicazione delle gare, nel 2014 l’Unione Europea introduceva, con l’articolo 67 della Direttiva n. 24 sugli appalti pubblici, una importante novità relativa ai criteri di aggiudicazione delle gare: l’adozione del criterio “dell’offerta economicamente vantaggiosa, individuata sulla base del prezzo o del costo, seguendo un approccio costo/efficacia, quale il costo del ciclo di vita .. e può includere il miglior rapporto qualità/prezzo, valutato sulla base di criteri, quali gli aspetti qualitativi, ambientali e/o sociali, connessi all’oggetto dell’appalto pubblico in questione”.

La Direttiva 24/EU/2014, intendeva dare valore agli aspetti qualitativi di una fornitura, dando forza al criterio di offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV).

Nel 2016 il nuovo Codice degli appalti (D. lgs n. 50/2016 e smi) recepì la Direttiva 2014/24/UE e pose le basi per un riordino delle procedure di acquisizione delle forniture che, come le Direttiva UE, consentisse di valorizzare gli aspetti qualitativi delle forniture e non solo il prezzo delle stesse.

Il D. lgs n. 56/2017 però introdusse modifiche importanti al D. lgs n. 50/2016, tra cui da definizione dei tetti massimi di punteggio da attribuire agli aspetti legati alla qualità (70%) e al prezzo (30%), provocando l’effetto di relegare la possibilità di ricorrere al criterio OEPV solamente per le forniture con caratteristiche qualitative oggettivamente valorizzabili, di fatto poche rispetto al totale delle forniture di cui si approvvigiona la pubblica amministrazione.

La valutazione della qualità di un bene, che doveva rappresentare un elemento fortemente qualificante in fase di valutazione delle offerte, oggi resta, di conseguenza, ai margini della valutazione dei parametri su cui si determina la scelta finale.

In tale contesto è nato il progetto “Consensus Conference sui Processi di Acquisizione dei Farmaci”, con l’obiettivo di individuare, attraverso una consensus conference tra esperti, nuovi parametri di valutazione quali/quantitativa dei processi acquisizione dei farmaci, al fine di fornire un elemento di riferimento per i decisori sanitari delle regioni e delle stazioni appaltanti.

L’APPROCCIO METODOLOGICO

Il progetto ha previsto un percorso suddiviso in tappe (Figura 1) a cui ha preso parte un board composto da farmacisti, ingegneri, clinici, farmacologi ed esperti del processo di acquisto dei farmaci.

Al fine di analizzare la tematica sotto diversi aspetti, sono stati individuati tre ambiti di indagine:

Il farmaco come bene d’acquisto,




I servizi correlati alla fornitura,

Le prospettive del paziente e del medico prescrittore.

Per ogni ambito è stato definito un gruppo di lavoro ed è stata sviluppata, a cura dei Coordinatori di ciascun gruppo, una survey destinata a tutti i partecipanti del board, finalizzata a coglierne il pensiero e gli eventuali spunti di intervento.

Un incontro in plenaria ha consentito di condividere gli esiti della survey e di attivare tre gruppi di lavoro dedicati, con la finalità di analizzare e proporre possibili nuovi parametri di valutazione nei processi di acquisto dei farmaci, valutando quattro punti di vista: il prescrittore, il sistema sanitario, le aziende farmaceutiche, il paziente.

Il presente documento riporta gli esiti dei lavori del board e fornisce spunti utili per l’individuazione di possibili aree di miglioramento che potranno arricchire gli attuali parametri sulla base dei quali si basano i criteri di aggiudicazione delle gare.

IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

I processi di acquisto di forniture hanno visto una evoluzione del quadro normativo e legislativo di riferimento, con il rafforzamento del criterio OEPV fortemente valorizzato dalla Direttiva 2014/24/UE.

In Italia la Direttiva è stata recepita con il D. lgs. n. 50/2016 (“Codice dei contratti pubblici”) seguito, l’anno successivo, dal D. lgs. correttivo n. 56/2017 che ha introdotto importanti modifiche e integrazioni al D. lgs. n. 50/2016; una tra queste la modifica all’articolo 95 “Criteri di aggiudicazione dell’appalto “con l’introduzione di un tetto massimo per il punteggio economico in fase di valutazione dell’offerta pari al 30% del totale del punteggio espresso. Ne consegue che il punteggio dato per la qualità della fornitura deve avere un punteggio pari ad almeno il 70% del totale del punteggio.

Le stazioni appaltanti possono determinare il criterio sulla base del quale aggiudicare una gara, ma i tetti massimi previsti dalla legislazione vigente di fatto relegano la possibilità al ricorso del criterio OEPV a pochi beni, con conseguente predominanza di gare con criterio di aggiudicazione basato sul prezzo.

A tale contesto si aggiunge uno scenario nazionale estremamente variegato per quanto riguarda le stazioni appaltanti, oggi costituite, per gli acquisti di forniture del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), da enti locali (Strutture Sanitarie), regionali (Aree vaste ed enti autonomi specializzati) o nazionali (Consip).

Nelle fasi di sviluppo di una procedura di gara d’appalto (Figura 2), le variabili possono essere, quindi, molte, e le tipologie di gare risultanti differenti.




Nel corso degli anni si è assistito al crescere del fenomeno di “aggregazione della domanda”: da procedure di acquisto bandite a livello di singola Struttura Sanitaria si è passati a raggruppamenti per Aree Vaste, fino a giungere a gare regionali e gare macroregionali o a gare nazionali. Ciò ha comportato una contrazione nel numero medio annuo delle procedure di acquisto, le quali sono divenute molto ingenti nei fabbisogni richiesti, cruciali dal punto di vista del business delle imprese farmaceutiche ed altamente complesse negli aspetti gestionali amministrativi per la pubblica amministrazione.1

A completare lo scenario relativo ai processi di acquisto delle forniture per la pubblica amministrazione, lo scoreboard dell’Unione Europea2 (Figura 3) relativo all’area dei sistemi pubblici di acquisto, basato su 12 indicatori di performance e che fornisce una fotografia indicativa sulla qualità degli appalti pubblici a livello europeo, che inquadra l’Italia in area rossa (performance non soddisfacente).




Tra le motivazioni emerge che più del 20% delle gare presentano un unico offerente (indicatore 1), meno del 45% sono aggiudicate a piccole e medie imprese (indicatore 7) ed i tempi di gestione del processo di acquisto sono mediamente superiori a due anni (indicatore 6).

Gli sforzi fatti fino ad ora nella gestione degli appalti pubblici evidentemente richiedono una spinta maggiore finalizzata a migliorare i processi di acquisizione dei beni e servizi per il SSN, soprattutto in un momento strategico come quello attuale che vede, grazie al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), la possibilità di accedere a risorse che devono essere spese sapientemente.

Data la eterogeneità delle tematiche che caratterizzano l’attuale quadro relativo ai processi di acquisizione dei beni per il SSN, il progetto, focalizzato sui processi di acquisizione dei farmaci, ha previsto l’esecuzione di una survey per delineare il contesto di riferimento del progetto.

La survey, strutturata su 22 domande, ha previsto, oltre ad una parte generale introduttiva, tre ambiti di indagini specifici, ovvero:

Il farmaco come bene d’acquisto,

I servizi correlati alla fornitura,

Le prospettive del paziente e del medico prescrittore.

La survey ha evidenziato in maniera piuttosto omogenea la necessità di codificare strumenti utili e oggettivi in grado di supportare la valutazione degli aspetti qualitativi (intrinseci ed estrinseci) del farmaco in fase di valutazione delle offerte.

I servizi correlati alla fornitura dei farmaci sono ritenuti utili e rilevanti nel percorso di cura del paziente, ma talvolta insidiosi nel processo di valutazione del farmaco: è pertanto necessario prevederli nei capitolati e valutarli nelle offerte in correlazione alla tipologia di farmaco e alle sue modalità di gestione e somministrazione.

Il paziente è risultato essere lo stakeholder meno considerato nella fase di valutazione delle offerte: egli dovrà trovare una maggiore focalizzazione in tale contesto e il medico prescrittore dovrà rivestire maggiormente il ruolo di portavoce delle sue necessità, oltre che avere la possibilità di esprimere le sue aspettative relative al farmaco.

Quanto emerso dalla survey (Allegato 1) ha costituito la base su cui i membri del board hanno lavorato per l’individuazione delle proposte del presente documento di consensus.

PROPOSTA DEL BOARD

Dal confronto tra i membri del board sono emersi gli ambiti di miglioramento che potranno costituire elementi di riferimento per i decisori sanitari delle regioni e delle stazioni appaltanti.

La proposta è strutturata sui tre ambiti specifici di indagine:

Proposte relative al farmaco come bene d’acquisto

Proposte relative ai servizi correlati alla fornitura del farmaco

Proposte finalizzate a valorizzare le prospettive del paziente e del medico prescrittore.

PROPOSTE RELATIVE AL FARMACO COME BENE D’ACQUISTO

Individuare elementi aggiuntivi rispetto all’attuale sistema di valutazione dell’offerta, al fine di rendere le scelte più appropriate e vantaggiose per tutti i legittimi portatori di interesse

Oggi le valutazioni sono prevalentemente influenzate dal parametro prezzo anche a causa di una carenza di parametri oggettivi di valutazione degli elementi intrinseci ed estrinseci del farmaco, quali ad esempio servizi e dispositivi medici. Si rende necessario individuare nuovi parametri che supportino la valutazione qualitativa delle forniture.

Importante è la scelta della tipologia di farmaci su cui impiantare un capitolato di gara che preveda anche il servizio e definizione dei parametri di qualità, perché non ha senso tale approccio per tutti i farmaci.

Rafforzare il ruolo dei SAG ( Soggetti Aggregatori) nella definizione dei criteri di aggiudicazione

Le stazioni appaltanti, per poter dare maggiore impulso alle gare con criteri di aggiudicazione OEPV, devono avere la possibilità di definire le diverse percentuali da affidare a qualità e prezzo, oggi disincentivanti per queste gare. È inoltre necessario rendere uniformi le scelte dai differenti SAG (meglio se consorziati) per evitare divergenze valutative sugli elementi qualitativi.

Considerare, nei processi di acquisizione del farmaco, il costo della terapia/periodo

La differenza tra gli elementi prezzo/confezione e del costo della terapia/periodo (es. anno o cicli) è sostanziale e sarebbe opportuno fare una valutazione per gli aspetti approvvigionativi ulteriori che tengono maggiormente in considerazione questo secondo parametro.

Rafforzare il ruolo dell’attuale sistema regolatorio centrale (AIFA) per quanto concerne la valutazione terapeutica tra prodotti a base dello stesso principio attivo

L’equivalenza terapeutica risulta tuttora attuale per principi attivi diversi, ma andrebbero chiarite e precisate le condizioni previste dalla Determinazione AIFA n. 818 del 2018 in merito alla valutazione dell’equivalenza terapeutica tra prodotti a base dello stesso principio attivo, che deve rimanere di competenza AIFA.

Su tale argomento si è espresso il Consiglio di Stato, con le sentenze 5068 e 5087 del 18 agosto 2020, prevedendo l’obbligatorio parere AIFA solo per le decisioni in tema di equivalenza terapeutica relative a principi attivi diversi, lasciando intendere che si riterrebbero equivalenti anche farmaci che condividono tutti i livelli di ATC terapeuticamente equivalenti, almeno sino a contraria prova scientifica.

Serve quindi maggiore chiarezza utile per cercare di uniformare l’approccio all’equivalenza tra prodotti a base dello stesso principio attivo, a livello regionale.

Un sistema regolatorio centrale (AIFA) aiuterebbe le variegate politiche regionali su tutto il territorio nazionale a dare indicazioni più uniformi su diverse tematiche, tra cui la valutazione terapeutica tra prodotti ancora oggetto di discussione e interpretazione normativa.

AIFA inoltre dovrebbe intervenire anche in merito all’approvvigionamento dei farmaci in fascia C non negoziati (Cnn), farmaci innovativi etc., a partire dall’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC), per garantire un accesso più immediato ai pazienti.

Richiedere la pubblicazione degli esiti di gara ad organi tutori come l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)

Oggi gli esiti di gara sono custoditi da organi tutori come ANAC ma non pubblicati.

La pubblicazione degli esiti di gara da parte di ANAC consentirebbe di fare emergere il differenziale dei prezzi di aggiudicazione, dando il via ad un meccanismo in grado di generare maggiore concorrenza tra le imprese.

ANAC dispone di tutte le informazioni su gare farmaci e dispositivi medici. Occorrerebbe che il tavolo delle Stazioni appaltanti intervenisse richiedendo questa operazione di trasparenza.

PROPOSTE RELATIVE AI SERVIZI CORRELATI ALLA FORNITURA DEL FARMACO

Definire i servizi correlati alla fornitura del farmaco nei capitolati di gara sulla base della loro effettiva utilità, rendendoli oggetto di valutazione della qualità del farmaco stesso

I capitolati di gara non sempre includono servizi correlati alla fornitura del farmaco, ostacolando di fatto un sistema competitivo di offerta di servizi utili e innovativi da parte di tutte le aziende partecipanti.

Ogni servizio deve essere valutato in fase di definizione del capitolato di gara, in base alla sua reale utilità correlata alla tipologia e caratteristiche del farmaco.

Il servizio, correttamente individuato, può rappresentare un utile parametro per la valutazione della qualità in fase di analisi delle offerte.

Definire i servizi nei capitolati di gara in un’ottica di partnership tra pubblico e privato

Sarebbe opportuno includere nei capitolati di gara i servizi ritenuti utili per gli utilizzatori e per i gestori del farmaco, dando così a tutte le aziende la possibilità di partecipare ad una gara, offrendo in maniera paritaria anche tali servizi.

È necessario inoltre includere nei capitolati di gara forme di partnership tra pubblico e privato, in cui l’azienda possa mettere a disposizione servizi di supporto non solo legati al prodotto offerto, ma in grado di generare valore a più ampio respiro, per esempio per tutti i pazienti con una specifica patologia.

Considerare, come parametro di valutazione delle offerte nelle gare qualità/prezzo, servizi “migliorativi” quali:

Supporto alla logistica: le attività previste nel processo di approvvigionamento, dalla disponibilità del farmaco, all’ordine e alla tracciatura della consegna del farmaco, nonché al monitoraggio e sostituzione dei farmaci scaduti, è spesso frammentato e richiede più attori e più strumenti per garantirne la tracciabilità.

Il servizio di supporto alla logistica è pertanto molto utile, ma spesso viene proposto dalle aziende solo per il farmaco fornito; sarebbe invece opportuno prevederlo come una forma di servizio trasversale a tutto il processo della logistica, indipendentemente dai prodotti.

Home delivery: per i farmaci che devono essere somministrati presso il domicilio del paziente, soprattutto quando particolarmente fragile. Le aziende dovrebbe proporre il servizio senza però che questo sia dedicato ai loro prodotti specifici, così da coprire anche le pluriterapie.

Dispositivi / servizi di telemedicina utili al monitoraggio dell’aderenza alla terapia: rappresentano un fattore di qualità ma devono essere attentamente valutati in fase di definizione del capitolato di gara affinché non costituiscano elemento discriminatorio nei confronti delle aziende che non sono in grado di fornirli.

Oggi sono disponibili dispositivi e servizi utili a migliorare l’aderenza alla terapia semplici e di facile utilizzo, tra cui App in grado di trasmettere informazioni sull’aderenza o device quali i blister intelligenti o dispositivi in grado di verificare la corretta inalazione del farmaco nel caso dei pazienti con fibrosi cistica.

Sono dispositivi e servizi in grado di garantire una somministrazione corretta del farmaco, evitando quindi di attribuire ad esso l’inefficacia di una terapia.

Dispositivi dedicati alla somministrazione della terapia: possono essere di supporto al paziente o all’operatore. La facilità di somministrazione della terapia piuttosto che la sicurezza nella somministrazione sono elementi estrinseci del farmaco che dovrebbero essere individuati in fase di definizione del capitolato di gara e analizzati in fase di valutazione delle offerte.

PROPOSTE FINALIZZATE A VALORIZZARE LE PROSPETTIVE DEL PAZIENTE
E DEL MEDICO PRESCRITTORE

Rinforzare il ruolo dei clinici e dei farmacisti quali portavoce delle esigenze dei pazienti

Nei processi decisionali relativi alla definizione dei capitolati di gara i pazienti oggi sono poco coinvolti, sebbene presentino aspettative e necessità importanti che devono essere valorizzate e trasformate in parametri estrinseci di valutazione del farmaco.

In tale contesto clinici e farmacisti devono cogliere e farsi portavoce degli interessi del paziente, tra cui la semplicità di utilizzo/somministrazione del farmaco, il controllo degli effetti collaterali, dispositivi medici che garantiscono la sicurezza nella somministrazione del farmaco, servizio di home delivery, servizi a supporto della somministrazione e informazione, elementi oggi poco considerati nell’ambito della stesura dei capitolati.

Empowerment ed engagement del paziente

Nei processi di acquisizione dei farmaci non è facile coinvolgere il paziente e/o il care giver o le associazioni dei pazienti; si segnalano esperienze positive come, per esempio, gare per i prodotti sull’autocontrollo del diabete oppure sull’incontinenza che hanno visto coinvolte le associazioni dei pazienti. Sarebbe opportuno prevedere, tra i servizi a supporto del farmaco, attività di formazione o informazione del paziente sulle modalità di somministrazione/utilizzo del farmaco e la fornitura eventuale (laddove necessario) di eventuali dispositivi per ridurre il rischio di errori e aumentare la compliance.

CONCLUSIONI

Il progetto ha permesso una prima esperienza di confronto che ha consentito di porre le basi per avviare un percorso finalizzato a sottolineare l’importanza della misurazione del valore del farmaco nei processi di acquisizione, dalla stesura del capitolato di gara alla fase di aggiudicazione della stessa.

I membri del board hanno analizzato e definito i possibili elementi aggiuntivi rispetto agli attuali sistemi di definizione del capitolato di gara e di valutazione delle offerte, al fine di rendere le scelte più appropriate e vantaggiose per tutti i portatori di interesse.

Quanto emerso dai lavori del board rappresenta una proposta di cambiamento rispetto all’attuale contesto che vede preponderanti le gare di appalto con il criterio del minor prezzo e non quelle con il criterio qualità/prezzo.

Al fine di concretizzare gli sforzi sarà necessario avviare un confronto con una platea più ampia di decisori, tra cui le stazioni appaltanti e le regioni.

Ringraziamenti

Un contributo non condizionato per questo studio è stato fornito da UCB Pharma S.p.A.

Si ringrazia la dott.ssa Monica Canciani per il medical writing e per l’assistenza editoriale.

Ringraziamo Sanitanova per l’attività di revisione e la realizzazione dei grafici.

BIBLIOGRAFIA E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

Nuovo Codice dei contratti pubblici 2021 - Decreto legislativo n. 50/2016 aggiornato al Decreto legge 77/2021 (legge semplificazioni 2021). Rev. 7.9 - 08/06/2021.

Regolamento (UE) 2017/745 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2017, relativo ai dispositivi medici, che modifica la direttiva 2001/83/CE, il regolamento (CE) n. 178/2002 e il regolamento (CE) n. 1223/2009 e che abroga le direttive 90/385/CEE e 93/42/CEE del Consiglio.

Decreto legislativo n. 56/2017 Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

Linee Guida ANAC n. 2, di attuazione del D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Offerta economicamente più vantaggiosa”. Approvate dal Consiglio dell’Autorità con Delibera n. 1005, del 21 settembre 2016.

Documento programmatico di bilancio 2022. https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/Attivit--i/Contabilità_e_finanza_pubblica/DPB/2022/IT-DPB-2022.pdf.

Legge n. 178/2020 Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/12/30/20G00202/sg.

Testo Coordinato Del Decreto-Legge n. 77/2021 coordinato con la legge di conversione n. 108/2021 recante: “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”.

Secondo concept paper AIFA sui farmaci biosimilari. 15 giugno 2016.

Guglielmi C et al. Position Paper sui farmaci biosimilari della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO). Ottobre 2015.

Cantelli Forti G, et al. Revisione della posizione sui farmaci biosimilari da parte della Società Italiana di Farmacologia: Working Paper 2016.

Determinazione AIFA 818/2018. Determinazione recante “Procedura di applicazione dell’articolo 15, comma 11-ter, del Decreto-legge 6 luglio 2012 n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario) convertito con modificazioni nella Legge 135/2012.

Informativa AIFA su farmaci orfani e relativi effetti della Legge di Bilancio 2019.

Belli C, et al. La misurazione e la valutazione del fornitore/fornitura. La Farmacologistica II, Edizioni Il Campano, 2016.

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Bartolini F, et al. L’ evoluzione del sistema di acquisto di farmaci e dispositivi. Dal contesto alle proposte: i capitolati. Nuova ediz. Maya Idee, 2019.

Le gare per l’acquisto dei farmaci - I Quaderni di quotidianosanità.it, 2014.

Direttiva 2014/24/UE Del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE.

Public Procurement - Performance per Policy Area - The Single Market Scoreboard - European Commission https://ec.europa.eu/internal_market/scoreboard/performance_per_policy_area/public_procurement/index_en.htm

Allegato 1

Esiti survey “Consensus Conference Farmaco” – 2021

Il board, costituito da 13 esperti, ha partecipato ad una survey di 22 domande, strutturata nelle seguenti Sezioni:

Sezione 1: Aspetti generali

Sezione 2: Aspetti specifici del farmaco, osservato dal punto di vista del prescrittore, del SSN, dell’industria farmaceutica e del paziente

Sezione 3: Aspetti specifici dei servizi che talvolta le aziende farmaceutiche predispongono in associazione alla fornitura del farmaco

Sezione 4: Elementi di particolare rilevanza per il paziente e medico prescrittore


1 Le gare per l’acquisto dei farmaci. Breve analisi della normativa e della giurisprudenza – Quotidianosanità Edizioni, 2014.

2 Public Procurement - Performance per Policy Area - The Single Market Scoreboard - European Commission - https://ec.europa.eu/internal_market/scoreboard/performance_per_policy_area/public_procurement/index_en.htm