1Università degli studi di Palermo; Farmacia clinica IRCCS ISMETT, Palermo
2Direttore Sviluppo Professionale EAHP, Direttore Farmacia Clinica IRCCS ISMETT, Palermo
Il 12 dicembre 2020 si è svolta la sessione parallela numero 10 del XLI Congresso Nazionale SIFO dal titolo: “Esperienze internazionali e nazionali nella gestione delle emergenze: focus sulla pandemia da Covid-19”. La sessione moderata dalla dottoressa Piera Polidori, Direttore della Farmacia Clinica dell’IRCCS ISMETT di Palermo, e dalla dottoressa Chiara La Mesta, Farmacista Dirigente presso l’AOU Policlinico di Parma, ha permesso la condivisione di diverse iniziative e strategie messe in atto a livello Europeo nella gestione dell’attuale pandemia da coronavirus. In particolar modo, l’intervento del primo relatore, il dottor Petr Horak, presidente dell’European Association of Hospital Pharmacy (EAHP), ha permesso un momento di riflessione sulle difficoltà affrontate dai farmacisti durante le prime fasi dell’ondata pandemica. La disinformazione mediatica, la mancanza di un trattamento efficace, l’incremento di carenze sia dei farmaci impiegati per assistere i pazienti affetti dal SARS-CoV2 che non, e la saturazione della capacità ospedaliera, sono solo alcuni dei temi trattati nella sua relazione e che hanno reso il 2020, come da egli stesso affermato, “a challenging year for pharmacists”. A seguire, il dottor Andras Sule, presidente eletto dell’EAHP, è intervenuto con una relazione orientata sulla definizione del ruolo del farmacista ospedaliero in una situazione emergenziale come quella che stiamo vivendo. Ruolo che, in uno scenario regnato dalla spasmodica ricerca di un trattamento efficace, deve fondarsi su processi decisionali “evidence based”. In particolar modo, il contributo del farmacista ospedaliero può essere essenziale nella redazione di criteri oggettivi per lo sviluppo di politiche del farmaco, nella revisione delle evidenze disponibili, nella supervisione dell’appropriatezza d’uso delle terapie disponibili e nella gestione delle carenze che in alcuni casi può implicare il ricorso all’attività galenica. Altro punto trattato dalla relazione del dottor Sule è stato il ruolo assunto dall’EAHP durante la pandemia da COVID-19. Molte sono infatti le iniziative attivate dall’associazione per favorire la diffusione delle informazioni e delle diverse esperienze tra i colleghi a livello Europeo, tra cui possiamo citare la creazione di un “COVID Resource Center” in cui è possibile consultare le più recenti evidenze scientifiche sul COVID-19, ed una video iniziativa sviluppata insieme all’European Society of Clinical Pharmacy (ESCP) per promuovere la condivisione di best practices e metodiche utilizzate durante l’emergenza in atto (“EAHP-ESCP Video Initiative”). Ultimo spunto di riflessione ha riguardato l’imminente inizio di una campagna vaccinale europea le cui molteplici incognite riguardo a distribuzione, stoccaggio e somministrazione delle dosi di vaccino richiedono da parte del farmacista ospedaliero una straordinaria proantezza e presa di coscienza per affrontare al meglio questa sfida epocale che sicuramente rappresenterà un punto nodale nella battaglia al COVID-19. Il terzo relatore, il dottor Daniele Leonardi Vinci, Specializzando iscritto al 4° anno della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera dell’Università di Palermo, ha invece esposto una relazione incentrata sull’utilizzo di strumenti informatici per la gestione degli scenari emergenziali e pandemie. Punto centrale della sua relazione è stato l’European Covid-19 Drugs Calculation Tool (ECDCT), uno strumento di sua creazione che ha ricevuto il patrocinio dall’EAHP e condiviso a livello europeo. L’ECDCT permette di effettuare una stima dei farmaci necessari per trattare i pazienti COVID ospedalizzati sulla base di un modello epidemiologico tri-compartimentale SIR (Susceptible-Infected-Removed). Lo strumento è stato presentato attraverso una dimostrazione pratica che ha permesso di mettere in evidenza le principali caratteristiche dello stesso, risultando in una relazione in perfetta sintonia con le tematiche del congresso, le quali fanno appunto riferimento ad un nuovo paradigma assistenziale che si fonda sull’elaborazione del dato inteso come mezzo di informazione necessario per supportare i processi decisionali. Infine, la dottoressa Paola Crosasso, Direttore del Settore Farmaceutico presso l’SC Farmacie Ospedaliere ASL Città di Torino, ha concluso la sessione con un’emozionante testimonianza relativa alla creazione di un ospedale da campo presso l’OGR di Torino. Tale testimonianza mostra come in un contesto emergenziale molto complesso il farmacista ospedaliero sia stato indispensabile per garantire il corretto approvvigionamento farmaceutico, la ricognizione terapeutica, l’attività galenica ed un supporto clinico fornito in un ambito multidisciplinare che ancora una volta avvalora quella caratterizzazione del farmacista ospedaliero come figura professionale poliedrica e attore indispensabile nei diversi scenari assistenziali.