Il futuro

Barbara Meini, Silvano Giorgi
meini8@interfree.it
s.giorgi@ao-siena.toscana.it


“L’istruzione è l’investimento che la nostra generazione fa nel futuro”.
Mitt Romney

Perché l’essere umano ha bisogno di pensare e immaginare gli eventi futuri? Sicuramente perché questo è alla base dell’evoluzione del proprio cervello che, in base alle credenze personali, insieme all’anima e al cuore rappresenta l’essenza della vita stessa.

Non vogliamo fare filosofia, vogliamo solo evidenziare il ruolo fondamentale del futuro in una società come la nostra. Ed il futuro per noi non può che essere la formazione di nuovi dirigenti attraverso la rete delle scuole di specializzazione in farmacia ospedaliera (SSFO). Sì, perché il futuro non è fatto solo di tecnologia, macchine sempre più sofisticate, devices innovativi, farmaci mirati... il futuro è fatto dagli uomini. Il futuro è fatto da quanti stanno frequentando la SSFO, da quanti stanno lavorando nell’Area Giovani, da tutti quelli cioè che formeranno la base per la nostra professione futura. Allora guardiamo a loro con gioia e rispetto, cerchiamo, tutti quanti, di svolgere responsabilmente il nostro ruolo di tutor, non per alleggerire le mansioni quotidiane ma per contribuire a plasmare il futuro. Ricorrere a contratti “atipici” per coprire falle organiche contribuirà solo ad indebolire la nostra posizione attraverso la perdita di posti in ruolo di I e II livello. Con questo non vogliamo dire che questi contratti “atipici” non vadano fatti, anzi ben vengano per supportare economicamente i nostri ragazzi nelle more dell’assegnazione di borse di studio ministeriali, ma non deve mai venir meno l’obiettivo principe a loro riservato, la formazione.

All’interno di questo numero possiamo trovare interessanti analisi di monitoraggio di prescrizioni in patologie importanti, quali le artriti e l’epatite B, che, laddove sviluppate ulteriormente, potrebbero mettere a disposizione dati importanti di farmacoutilizzazione legati a sistemi di ottimizzazione delle risorse e contrazione dei costi. In particolare, il lavoro dei colleghi dell’Azienda USL 9 Grosseto conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, come il lavoro di team fra farmacista e clinici (in questo caso infettivologo e gastroenterologo) possa portare a risultati eccellenti, sia in termini di outcomes che di accreditamento della nostra competenza.