Presidente della SIFO
Giovanna Scroccaro

Grazie, Mauro, delle interessanti osservazioni. Che cosa aggiungere, se non sottolineare per punti alcuni concetti che sono emersi nel corso di questo convegno.
1. Già dal primo giorno abbiamo capito che il welfare è un investimento, non è una spesa, e che questo nostro Servizio Sanitario Nazionale va sicuramente migliorato, ma va preservato.
2. L’innovatività non è sinonimo di nuovo farmaco in commercio; il livello regolatorio europeo è un livello che premia soprattutto la sicurezza, ma non entra nel merito del valore aggiunto.
3. Spetta alle Agenzie nazionali la valutazione del valore aggiunto e della rimborsabilità; proprio per questo è assolutamente necessario che si arrivi a una ridefinizione della politica dei prezzi e dei rimborsi, e la proposta di Nello Martini questa mattina andrà sicuramente condivisa con le aziende produttrici ma soprattutto con le Regioni che hanno assunto una sempre maggiore responsabilità nell’ambito della spesa.
4. La SIFO, anche con questo Congresso, ha mantenuto il suo impegno e la sua tradizione, così come ci ricordava Martini, a essere una società che non si preoccupa solo di discutere di questioni tecniche, ma di discutere dei problemi del Paese, e di confrontarci nella nostra quotidianità rispetto però a uno scenario più ampio, declinando la nostra attività nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale.
5. La ricerca della SIFO è una ricerca che si è spostata sempre di più da quella che era una verifica solo dell’appropriatezza, dell’applicabilità delle linee-guida e dei protocolli, a una vera ricerca epidemiologica, per mettere in luce i problemi che necessitano realmente di essere studiati in termini di risposta terapeutica.
6. La SIFO ha dimostrato, con il proprio Centro Studi e con altri gruppi di ricerca, di essere una società in grado di produrre dei dati importanti di studio.
7. In questo Congresso abbiamo anche affrontato in maniera più estesa, più completa, il tema dei dispositivi medici, passando dalla conoscenza delle caratteristiche tecniche, allo studio e alla valutazione dell’appropriatezza dell’uso. Questa mattina abbiamo parlato di tetti di spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, ma arriverà sicuramente il momento in cui parte delle risorse da impiegare per l’innovazione dovranno essere recuperate dall’uso improprio dei dispositivi; e sarà giusto porre tetti di spesa anche per i dispositivi medici.
8. Le sessioni parallele sono state molto utili e molto seguite, e sono state l’occasione per noi per consolidare, ridiscutere, rivedere, ripensare ad alcuni ruoli tradizionali, ma anche per presentare nuove attività. L’attività di informazione e i prontuari necessitano di essere rivisitati alla luce delle nuove esigenze.C’è stato anche molto interesse per le nuove attività, come la radiofarmacia, le malattie rare, la cooperazione e lo sviluppo. Tutti i farmacisti hanno la consapevolezza che nuovi compiti andranno ad aggiungersi a quelli finora svolti.
9. Il confronto con le associazioni di pazienti: la giornata di oggi è stata molto importante e rappresenta l’inizio di un confronto vero con le associazioni, cito per esempio Cittadinanza Attiva, proprio perché è stata l’ultima nell’ordine dei relatori. C’è la necessità di confrontarci sulle segnalazioni dei cittadini rispetto alla farmaceutica, che mettono in luce quanto il cittadino sia poco informato e legga le note AIFA come un contenimento di spesa e non come un uso appropriato. “Mettono la nota per risparmiare”: questo è quello che pensa il cittadino, e non “perché le evidenze scientifiche sono limitate solo a un ambito ristretto”, quello appunto delle note AIFA. È un problema anche nostro se ai cittadini non è arrivata la giusta informazione, però credo che i rappresentanti dei cittadini debbano farsi carico anche di interloquire con i professionisti e trasmettere il messaggio giusto, per evitare che il cittadino si senta defraudato di qualcosa in un sistema come quello italiano che invece offre molto rispetto ad altri sistemi sanitari.
Complessivamente è stato un buon Congresso, la partecipazione era molto forte, non posso che aggiungere alla lunga lista di ringraziamenti, il ringraziamento a Mauro De Rosa, che molto si è speso assieme ai colleghi dell’Emilia-Romagna, per l’organizzazione di questo Congresso; quindi lo ringrazio in particolar modo e non solo per questo Congresso, ma anche perché Mauro lascia come me questo direttivo, e lo lascia dopo un impegno che è durato molti anni; oltre agli 8 anni che abbiamo trascorso insieme, ne ha dedicati tanti altri in precedenza in cui come segretario della SIFO ha sicuramente dato tantissimo a questa società; per cui veramente grazie, e chiedo un applauso a Mauro.

Dichiariamo quindi concluso questo Congresso, e un arrivederci alle prossime occasioni, ma soprattutto al nostro grande appuntamento, il Congresso dell’anno prossimo di Napoli.