Dose unitaria cercasi …

Barbara Meini

meini8@interfree.it

Il Ministro Giulia Grillo in un’intervista di questi giorni su Radio2 parla dell’opportunità “di dispensare una dose corrispondente alla terapia prescritta. Se si ritira l’intera scatola, è normale che, rimanendo a casa dei farmaci, i cittadini autonomamente decidano di assumerli anche quando non c’è un’indicazione terapeutica”.

Questo tema non è nuovo quando parliamo del Ministro, in quanto con un emendamento a prima firma della stessa Grillo la dose unitaria negli ospedali era stata inserita nella Legge di stabilità 2015 (Comma 591).

Al tempo, erano già presenti in alcuni ospedali italiani armadi automatizzati che permettono di controllare i livelli di scorta, segnalare la data di scadenza, gestire la terapia non somministrata, determinare in tempo reale la scorta e quindi gestire il riordino, garantire la completa tracciabilità tramite barcode.

Purtroppo sembra che nessuno si sia accorto della Legge di stabilità 2015 con cui era stato dato il via alla “rivoluzione della dose unica del farmaco” negli ospedali. A distanza di qualche anno lo scenario di questa implementazione appare pressoché inalterato.

In generale, l’introduzione delle innovazioni tecnologiche nei nostri ospedali è sempre estremamente difficile ovvero lunga e tormentata (nella migliore delle ipotesi).

In periodi di ristrettezze economiche, l’atteggiamento, in particolare nelle Aziende Sanitarie Locali, appare sempre restrittivo nell’acquisizione dell’innovazione tecnologica a supporto dell’appropriatezza, tracciabilità, riduzione del rischio clinico.

Gli studi di fattibilità locale e le analisi di HTA rimangono spesso accantonati nei cassetti delle Direzioni e non disponibili ai professionisti potenzialmente interessati.

Dall’analisi dei dati di letteratura si ricava che la distribuzione dei farmaci in dose unitaria è tra i sistemi da adottare al fine di ridurre gli errori di terapia, insieme ai sistemi di prescrizione informatizzata ed alla partecipazione attiva del farmacista clinico alla gestione della terapia.

SIFO potrebbe lanciare un sondaggio per mappare la situazione dell’implementazione della dose unitaria negli ospedali italiani, che potrebbe essere la base di una progettualità condivisa con gli stakeholder da proporre all’attuale Ministro sul tema.