Intervista doppia con i Caporedattori

Laura Fabrizio
fabrizio.laura@aslrmc.it



Il “Bollettino SIFO” e il “Giornale Italiano di Farmacia Clinica” sono le due riviste della SIFO: la prima - organo ufficiale di stampa - segue la nascita della Società scientifica fondata nel 1952; la seconda, nasce nel 1987 con l’obiettivo di diffondere la “cultura farmacologica” e realizzare uno strumento di ricerca.
Sono trascorsi tanti anni da allora ma le due riviste, che hanno accompagnato l’evoluzione della Società scientifica e della nostra professione, continuano ad essere punti di riferimento per molti colleghi.
Negli ultimi anni, con l’avvento del web, il modo di fare informazione è profondamente cambiato e così anche l’editoria SIFO ha iniziato a vestire abiti nuovi sia nel suo sito web sia negli organi di stampa. Il Bollettino ed il Giornale italiano di Farmacia clinica (GIFC) hanno così rinnovato lo stile grafico/editoriale e tutto lo staff redazionale. Nel 2013 il Consiglio Direttivo SIFO ha nominato Barbara Meini e Silvano Giorgi Caporedattori del Bollettino e, poco dopo, ha deciso di affidare loro anche la Redazione del GIFC. È nato, così “CURE”, il Comitato Unico di Redazione per entrambe le riviste: una squadra di 17 eccellenti farmacisti capitanata dai due nostri splendidi Caporedattori: Barbara e Silvano; e ora, attraverso questa veloce intervista, vorrei farveli conoscere più da vicino: siete pronti? Sì?….. Allora partiamo!


Da quanti anni sei in Sifo?

Barbara (B.). Sono iscritta dal 2002, dal primo anno della  scuola di specializzazione.
Silvano (S.). Essendomi specializzato in tarda età mi sono iscritto nel 2001, quando frequentavo la SSFO a Bologna.

Perché hai accettato questo incarico?

B. La mia presenza in SIFO si era sempre limitava alla frequenza dei corsi e convegni e niente più. Poi ho sentito la necessità di mettermi in discussione, di aprire la mente oltre la mia struttura e conoscere altre realtà; ho pensato che il comitato di redazione dell’una o dell’altra rivista poteva essere un’occasione dove poter condividere esperienze ed idee…certo non mi aspettavo la proposta di diventare uno dei caporedattori…
S. Perché sono convinto che la condivisione delle conoscenze di tutti è l’anima portante di una società scientifica come Sifo.

Come è stato partire come capo redattori del Bollettino Sifo per poi trovarsi proiettati anche come capo redattori GIFC?

B. È stata una bella sfida perché il lavoro rimasto in sospeso era tanto, ed i soci attendevano un riscontro, ma abbiamo trovato piena disponibilità ed entusiasmo da parte dei due comitati.
S. Facile, anche perché abbiamo trovato massima collaborazione da parte di tutti i componenti dei due comitati di redazione.

Perché  avete creato il CURE Sifo?

B. Abbiamo sentito la necessità di progettare un futuro ambizioso per l’editoria, ed il CURE è stato il primo passo.
S. Per iniziare il processo di rinnovamento che vorrebbe arrivare ad avere un editoria di eccellenza. Tradotto… una rivista indicizzata.

Come definisci il rapporto con i componenti del CURE Sifo?

B. Ottimo, il clima positivo che si respira è la forza ed il motore di questo gruppo.
S. Eccellente, sono veramente soddisfatto del lavoro che svolgono ed a loro credo debba andare la riconoscenza di tutti i soci.

Sogno nel cassetto per l'editoria Sifo?

B. Il progetto ambizioso cui mi riferivo prima è quello che SIFO possa avere una rivista indicizzata.
S. Già detto sopra, una rivista indicizzata, aggiungerei anche un salto di qualità nella scrittura dei colleghi. Le due cose credo siano anche strettamente collegate.

Più in generale per la Sifo?

B. Che SIFO possa crescere ancora di più.
S. Che SIFO possa rappresentare l’unità di tutti i farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici delle Aziende Sanitarie.

Come è condividere il ruolo di capo redattore dell'editoria Sifo con Barbara?

S. Fantastico, Barbara è bravissima, è grazie a lei che il lavoro fila liscio e veloce. Io mi ritengo la sua spalla.

Come è condividere il ruolo di capo redattore dell'editoria Sifo con Silvano?

B. Fantastico, i nostri caratteri sono perfettamente in equilibrio e le nostre idee sono sulla stessa lunghezza d’onda.

Pregi di Barbara?

S.  Preparata, precisa, pignola.

Pregi di Silvano?

B.  Il fair-play, la preparazione, il bagaglio di esperienza, il senso della misura.

Difetti di Barbara?

S.  È livornese anche se solo di adozione… e come è noto fra Toscani…

Difetti di Silvano?

B.  Posso giocare il jolly?…..non vale? Beh, è Toscano come me….fate voi…