in questo numero

Barbara Meini, Silvano Giorgi
meini8@interfree.it
s.giorgi@ao-siena.toscana.it


“To be, or not to be” – nella forma originale inglese – è una frase tratta dall’Amleto di William Shakespeare che crediamo si adatti bene al significato di essere della nostra società.
Questo è il nostro primo pensiero nel presentare questo nuovo numero del Bollettino, infatti iniziamo proprio con l’essere società attraverso la Progettualità SIFO 2013-2014: Piera, Silvia e Stefano ci descrivono bene chi siamo e cosa stiamo facendo in termini di ricerca e formazione. Serva questo ad imprimere in tutti noi la consapevolezza che “essere” vuol dire progettare, fare, condividere. Detto questo, capito che sicuramente “siamo”, vi presentiamo il nuovo numero che abbiamo pensato diviso in due parti.
La prima prevede un focus sul XXXIV Congresso Nazionale dove verranno riassunte alcune sessioni e data voce ai vincitori dei lavori sotto forma di intervista.
Nella seconda parte, invece, verranno riportati interessanti contributi professionali, a partire da una analisi costo-efficacia su un particolare tipo di device, dove si prova a dimostrare come tecniche innovative garantite da nuovi devices possano contribuire a ridurre i costi. Il rischio chimico da antiblastici deve essere sempre al centro dell’attenzione dei farmacisti che si occupano di galenica oncologica, il lavoro proposto mira a fotografare lo stato dell’arte di alcune strutture in diverse realtà territoriali, dove si lavora in farmacia o in reparto, evidenziandone le diversità.
Veramente interessanti ed originali i due articoli che trattano due aspetti importanti sull’utilizzo di farmaci in pediatria ed il loro monitoraggio attraverso il sistema della farmacovigilanza. In questi articoli viene presentato il progetto della ASL Milano 1 per la sensibilizzazione alla segnalazione di eventi avversi da parte dei pediatri. Mentre nel contributo del collega Gian Marco viene descritto la stato dell’arte sull’utilizzo dei farmaci biotecnologici nei bambini affetti da artrite reumatoide idiopatica. L’autore ci presenta una disamina della letteratura scientifica disponibile dei principi attivi approvati per l’uso pediatrico.
Il trait d’union tra la prima e la seconda parte è costituito dalla professionalità, competenza e passione che tutti noi mettiamo nelle attività ogni giorno, e dalla consapevolezza che se l’innovazione va a braccetto con l’appropriatezza possiamo dare sostenibilità al sistema.