Prima Assemblea Nazionale degli Specializzandi in Farmacia Ospedaliera

Emanuela Caiazza, Davide Ferrante, la Rete degli Specializzandi

È stata un’occasione di confronto, a nostro modesto parere, molto ben riuscita la prima Assemblea Nazionale degli Specializzandi in Farmacia Ospedaliera, che si è tenuta il 14 maggio scorso presso il Dipartimento di Farmacologia dell’Università degli Studi di Padova.

Più di 50 partecipanti da tutta Italia hanno raggiunto, a proprie spese, la sede dell’Assemblea, mossi dal bisogno di riaffermare a gran voce l’importanza di una Professione reduce da una serie di attacchi, che appaiono come il segnale di un tentativo di dequalificazione del Farmacista Ospedaliero, ma soprattutto dalla voglia di informarsi sull’attuale situazione delle Scuole di Specializzazione, sul presente e sul futuro della Professione.

Ad aprire i lavori, il prof. Nicola Realdon, Presidente della Conferenza Nazionale dei Direttori delle Scuole di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera (SSFO), che dopo aver fatto un excursus relativo all’evoluzione delle Scuole di Specializzazione, ha esposto le più recenti novità normative a partire dal DM 68/2015, la successiva mozione della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e l’approvazione al Senato, con il ricorso al voto di fiducia, del DL Scuola-Ricerca nel testo emendato nella Commissione Permanente VII. La mozione presentata dalla CRUI nel marzo scorso, richiedendo l’abrogazione dell’art. 8, comma 1, della Legge n. 401/2000, vanifica l’equiparazione contrattuale e giuridica degli Specializzandi di Area Sanitaria, senza peraltro considerare i reali fabbisogni. Il recente emendamento fa sponda a quanto richiesto dai Rettori e va ad abrogare in deroga i fondi destinati agli Specializzandi “non medici”, senza chiarire se tra essi rientrino i farmacisti ospedalieri, i fisici medici e gli odontoiatri, per i quali esiste già una “definizione organica della materia”, in quanto uniche categorie inserite nel DM 68/2015 “Riordino scuole di specializzazione di Area Sanitaria”. Ciò ha di fatto leso non solo i diritti, ma anche la dignità degli specializzandi stessi.

Si tratta dell’ennesimo attacco alla professione che si traduce nell’ingiustificata discriminazione di categorie fondamentali nel processo di cura: farmacisti, fisici ed odontoiatri.

Il farmacista è l’esperto in materia di farmaco che, ad oggi, in Italia, esercita le sue competenze secondo indirizzi operativi dedicati al personale sanitario e ai pazienti, ed è parte integrante del SSN. Questo ruolo, a partire dalla formazione post-laurea, è investito da una serie di oneri che richiedono il confronto con interlocutori sensibili ed in grado di riconoscere ciò che già spetta di diritto, per ottenere gli onori giuridici oltre che economici.

Il momento dell’Assemblea ha dato modo a tutti di esprimersi e confrontarsi grazie ad un proficuo dibattito, moderato dal Rappresentante Nazionale Dr. Roberto Langella, e portato avanti grazie alla partecipazione del Dr. Paolo Serra (in rappresentanza di SIFO e SINAFO) e del Pr. Angelo Palozzo (portavoce SIFaCT), i quali hanno univocamente definito la mozione “discriminatoria e pericolosa”, sottolineando la necessità di un futuro ricorso alla Corte Europea. Va segnalato anche l’intervento del Rappresentante Nazionale degli Specializzandi in Fisica Medica (AIFM), Dr. Alessandro Loria, che si è espresso a favore di una coesione tra le parti, in continuità con il percorso intrapreso negli ultimi anni tra le due specializzazioni.

Durante l’assemblea è stata presentata la storica posizione del Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM) a favore de “l’equiparazione dello status economico giuridico e contrattuale per le specializzazioni in Farmacia Ospedaliera e Fisica Medica”. Il SIGM ritiene iniquo il trattamento riservato agli specializzandi di Area Sanitaria, “professionisti costretti ad acquisire il titolo di specialista per operare all’interno del SSN ma senza alcun tipo di gratificazione economica e, anzi, con il divieto di percepire remunerazione da altre attività svolte contemporaneamente”. Non da ultimo i colleghi giovani medici ritengono fondamentale, anche per i farmacisti, il rispetto di “un criterio di pianificazione e forecasting dei professionisti da formare”. La netta presa di posizione del SIGM si è concretizzata nel programma elettorale della Dr.ssa Federica Azzolini, neo-eletta rappresentante degli specializzandi nel Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), organo consultivo in cui studenti, dottorandi e specializzandi sottopongono pareri, avanzano proposte, formulano interrogazioni e fanno sentire la propria voce al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). La vittoria conseguita dalla Dr.ssa Azzolini, ottenuta con lo sforzo congiunto degli specializzandi medici, farmacisti e fisici, è stato un primo importantissimo risultato che getta le basi per una proficua e duratura collaborazione tra le tre categorie.

L’Assemblea è proseguita con l’organizzazione di tavoli di lavoro, nati contestualmente al “Documento costitutivo della Rete Nazionale degli Specializzandi in Farmacia Ospedaliera”, per intraprendere una serie di progetti, a breve e lungo termine, di cui saranno responsabili e attori principali tutti gli specializzandi della Rete. I Tavoli di lavoro hanno lo scopo di coinvolgere ed informare i colleghi mediante l’approfondimento degli elementi che caratterizzano il percorso formativo e professionale dei giovani farmacisti del SSN. Di seguito sono elencate le tematiche dei tavoli di lavoro presentati:

Normativa nazionale ed europea

A tal proposito la Dr.ssa Chiara Lamesta, specializzanda dell’Università degli Studi di Bari, ha illustrato ai partecipanti le modalità di accesso relative ai percorsi formativi europei necessari per esercitare la professione di Farmacista Ospedaliero. L’idea di questo tavolo nasce proprio dalla necessità di prendere coscienza di far parte di un contesto Europeo ampio e variegato. È stato dato uno sguardo alla situazione dei colleghi europei al fine di promuovere la mobilità degli specializzandi nell’UE. L’idea è di creare uno “sportello per la mobilità internazionale” per l’individuazione dei Progetti Europei di riferimento al fine di ottenere borse di studio per periodi all’estero. Da questo confronto è nata anche la volontà di produrre un documento di facile consultazione relativo alla normativa delle SSFO in Italia da proporre ai nuovi specializzandi e da diffondere nelle Scuole e negli Ospedali.

Rete formativa ed omogeneizzazione della formazione

Insieme agli organismi delle singole scuole e alle società scientifiche, è scaturita l’esigenza di poter mappare peculiarità, problematiche e punti di forza delle SSFO presenti sul territorio. L’armonizzazione dei programmi e percorsi formativi delle Scuole potrà essere il punto di partenza per favorire la mobilità degli specializzandi all’interno delle strutture della Rete, elemento indispensabile per una adeguata preparazione del futuro farmacista del SSN.

Post specializzazione e sbocchi professionali

Lo scopo è quello di comprendere meglio quelle che sono le dinamiche nazionali nella fase “post-specializzazione”, un mare magnum fatto di avvisi, concorsi, libere professioni, master, corsi di perfezionamento, in cui orientarsi contando sulle esperienze dei singoli e sul passaggio di informazioni tra colleghi. Anche in questo caso, sarà compito della Rete creare, nelle modalità che si riterranno più congrue, un sistema di continua interconnessione tra farmacisti per approcciarsi al meglio alla professione.

Promozione della mobilità internazionale

Insieme al tavolo di lavoro relativo alla “normativa nazionale ed europea” avrà come obiettivo quello di promuovere progetti di mobilità all’estero, ma soprattutto di condividere modalità ed esperienze.

Iniziative culturali, scientifiche e miglioramento della formazione

È il fulcro del lavoro scientifico quello di condividere dati, progetti, possibilità di miglioramento nella formazione e di promuovere iniziative che vedano partecipi colleghi e membri della comunità scientifica in ambito sanitario. Tutti gli specializzandi possono e devono sentirsi partecipi di un lavoro che prende le mosse da questi presupposti.

Mappatura delle attività professionali

La mappatura delle attività professionali coinvolgerà tutte le realtà regionali in modo da avere un quadro completo di quelli che attualmente sono i nostri compiti nelle diverse strutture, perché ci venga riconosciuto il giusto merito per il lavoro che svolgiamo e possa esser quantificato concretamente il peso degli specializzandi nel SSN.

Nel chiudere l’Assemblea, il Dr. Langella ha salutato tutti i partecipanti con l’impegno di rivedere a breve lo stato di avanzamento dei tavoli di lavoro e l’auspicio di una sempre più ampia partecipazione proattiva da parte degli specializzandi.

Come diceva Einstein: “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi porta progressi perché spinge a cercare soluzioni e vie di uscita”.