Ma che SIFO che c’è! Il Presidente ringrazia


Laura Fabrizio
laurafabrizio01@gmail.com


“La scommessa è che le singole parole, quasi sussurrate, conservino il fascino
della narrazione, suscitando nel lettore il desiderio di leggere e ricercare, per propria
autonoma scelta, anche quello che è taciuto”.



Permettetemi, a conclusione del nostro XXXV Congresso Nazionale, di esprimere ad Alberto Costantini ed a tutti i validissimi colleghi che insieme con lui hanno organizzato e condotto l’evento di Montesilvano, la mia gratitudine, del CD e di tutti i soci SIFO per l’eccellente lavoro svolto.
So che non è stato facile riunire così tanti studiosi ed esperti, nazionali e stranieri, per parlare direttamente e con efficacia di Responsabilità, Appropriatezza e Sostenibilità, ai vari interlocutori e attori della sanità italiana in questo momento di particolare sfavorevole congiuntura: ai cittadini, con il linguaggio semplice e immediato della ragione e dei sentimenti; alle Istituzioni pubbliche e private, con proposte concrete e sostenibili; ai soci SIFO, con un proficuo dialogo fitto e sincero, già avviato nel nuovo clima di fiducia che si è ricostruito in questi ultimi anni - dando credibilità e contenuto alle parole - all’interno e all’esterno di una società scientifica sempre più matura, che non ha bisogno (e non vuole) di essere condotta per mano.
Il coraggio dei colleghi organizzatori nell’insistere, anche quest’anno, sulla necessità di ulteriori cambiamenti radicali, il loro ragionare “in grande”, il loro vedere i problemi della ricerca e della comunicazione in sanità in modo interdipendente e correlato, ha permesso di raggiungere gli alti livelli scientifici, culturali ed organizzativi di questo Congresso così come riconosciuti ed apprezzati sia dalla comunità scientifica sia dai media specializzati.
Infatti, uscire da sé per incontrare l’altro è stato il segno della differenza tra gli ultimi Congressi SIFO e quelli del XX secolo, a dimostrazione che volare alt(r)o è possibile se impareremo a vincere definitivamente la paura del “diverso” e della nostra stessa “diversità”.
Progetti innovativi, nuovi modelli organizzativi, lavori scientifici, indicatori di risultato, riforma degli studi universitari pre e post lauream, collaborazioni interdisciplinari, centralità del paziente, umanizzazione dei luoghi e delle cure, universalità dell’assistenza sanitaria, entusiasmo e proattività, soprattutto tra i giovani colleghi, sono stati i temi che più hanno caratterizzato i quattro giorni del Congresso di Montesilvano.
Oltre all’autorevolezza di una così importante e riuscita manifestazione scientifica e culturale, vorrei segnalare, a margine di essa, due momenti “minori”, ma, per noi tutti, fonti di grande soddisfazione: il lungo e spontaneo applauso dei milletrecento congressisti presenti all’annuncio del raggiungimento del tremillesimo Socio SIFO e l’espressione di positiva meraviglia di una nota giornalista italiana che a fine dei lavori congressuali si è avvicinata dicendomi:
“Congratulazioni Presidente, “Ma che SIFO che c’è!”
Tutto questo è stato possibile grazie a Voi, Colleghi del XXXV Congresso, che volontariamente avete messo a disposizione della Comunità l’intelligenza, la conoscenza e il tempo necessari per allestire la grande e attesa festa nazionale dei Farmacisti Ospedalieri e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie.
Grazie ancora et semper ad majora!