Corso SIFO Under 40
Aggiornamento professionale per il farmacista.
In memoria di Stefano Federici

Milano, 21 settembre - 23 novembre 2016

Barbara Croesi, Mirosa Dellagiovanna, Davide Ferrante, Raffaella Lombardo, Marcello Sottocorno, Silvia Vecchio e Marco Gambera

Il medico e missionario Albert Schweiitzer sosteneva che “Le cose davvero importanti quando ce ne andremo, saranno le tracce di amore che avremo lasciato su questa Terra”.

Se ci pensiamo bene ed applichiamo il suddetto pensiero alla nostra vita professionale (oltre a quella privata ben inteso!), fa davvero la differenza chi si applica “con amore”, con energia, passione, generosità ed intraprendenza, con l’occhio al futuro, fiducioso che accanto a problemi esistano soluzioni.

Il collega Stefano Federici, o più semplicemente l’amico Stefano, ad un anno esatto dalla sua prematura scomparsa, ci ha lasciato proprio questa eredità di approccio alla professione.

Ecco perché al di là del riconoscimento oggettivo e doveroso alla sua memoria di stimato professionista , abbiamo dedicato proprio a lui il “Corso SIFO Under 40 - Aggiornamento professionale per il farmacista”.

Il Corso organizzato dalla Sezione Regionale Sifo – Lombardia, ha avuto inizio mercoledì 21 Settembre u.s presso la sede ATS Milano Città Metropolitana e si concluderà mercoledì, 23 novembre p.v.

Alla giornata inaugurale ha partecipato per la famiglia del compianto collega, la Dott.ssa Elena Federici, sorella di Stefano, che ha ricordato proprio le caratteristiche umane e professionali dell’amato fratello e il suo impegno entusiasta, coinvolgente e lungimirante, sia nella SIFO che in Università, con uno sguardo particolarmente attento alla “formazione” dei giovani, rispetto alle nuove sfide del Servizio Sanitario.

Coerentemente a questa premessa, il Corso, organizzato in dieci moduli di quattro ore ciascuno, si rivolge a giovani farmacisti ospedalieri e territoriali, prefiggendosi di offrire loro una riflessione ed un confronto sulle tematiche rispetto alle quali il farmacista di oggi è chiamato ad esprimersi con un ruolo strategico, dunque determinante.

Gli argomenti del Corso verteranno sulle politiche farmaceutiche regionali, sulla vigilanza farmaceutica, la nutrizione, la riconciliazione terapeutica, i farmaci innovativi HIV, come pure si tratteranno gli strumenti per la gestione delle informazioni scientifiche: banche dati, editoria elettronica, Rapporto Osmed, Internet, software di archiviazione bibliografica.

Si affronterà anche il tema delle competenze per valutare criticamente studi primari e secondari (revisioni sistematiche, linee-guida, HTA report, analisi economiche, analisi decisionali), ma anche il ruolo del farmacista nella farmacia aperta al pubblico, alla luce anche delle ultime novità quali la ricetta dematerializzata, il fascicolo sanitario elettronico e la “Farmacia dei servizi”.

L’evoluzione dell’offerta terapeutica, l’ampia disponibilità di farmaci, la crescente attenzione alla terapia, laddove c’è cronicità, sta portando infatti alla necessità di delineare sempre più miratamente dei percorsi terapeutici/diagnostici al fine di poter garantire le migliori cure nel rispetto di budget imposti.

Il farmacista, fonte indipendente di informazione sui farmaci, rende pertanto disponibili valutazioni farmaco epidemiologiche e dati utili a misurare l’appropriatezza prescrittiva, come pure garantisce la Pharmaceutical Care nella continuità assistenziale ospedale-territorio.

Inoltre gestisce dati di Farmacovigilanza per la continua revisione del profilo di sicurezza dei farmaci, partecipa a decisioni di indirizzo politico (HTA, Horizon Scanning).

Infine l’attività galenica svolta dal farmacista in ambito oncologico e nutrizionale permette attualmente una personalizzazione della terapia, in particolar modo in ambito pediatrico.

Come detto in precedenza, la crescita professionale dei giovani farmacisti è stata sempre a cuore a Stefano che ha tradotto concretamente questa attenzione, coinvolgendo spesso giovani colleghi in iniziative professionali d’avanguardia, in cui esperienza ed innovazione potessero collaborare in armonia e produrre esiti davvero positivi.

La dr. Elena Federici si è congedata dai partecipanti al corso con questa frase: “La cultura è l’unica droga che crea INDIPENDENZA”.

Ci auguriamo che sia proprio questo spirito di serietà, di onestà e di indipendenza culturale a guidare il percorso di crescita umana e professionale dei nostri giovani colleghi.