The hospital pharmacist: an international perspective


Piera Polidori1, Alberto Frontini2
1Direttore Scientifico SIFO
2Presidente EAHP



Il XXXV Congresso SIFO, tenutosi a Montesilvano (PE) dal 16 al 19 Ottobre, si è aperto con una sessione internazionale volta al recepimento delle novità scientifiche e legislative che molto presto, in qualche modo influenzeranno la nostra professione di farmacisti ospedalieri e dei servizi territoriali del Sistema sanitario nazionale.
La sessione The hospital pharmacist: an international perspective“, moderata da Franciska Desplenter (Belgio), presidente della European Society of Clinical Pharmacy e da Piera Polidori Direttore Scientifico SIFO (Italia), è stata fortemente voluta dal Comitato Scientifico del Congresso in quanto come cittadini e professionisti che lavorano all’interno della Comunità Europea dobbiamo avere un quadro aggiornato di quanto viene discusso in Europa. Pertanto, tale sessione ha voluto rappresentare una finestra aperta sull’Europa per acquisire una prospettiva internazionale sul futuro della nostra professione e sulle iniziative dell’Unità Europea o politiche che presto interesseranno il nostro lavoro come farmacisti ospedalieri.
L’apertura dei lavori ha visto una interessante relazione di Roberto Frontini (Germania), presidente della Società Europea dei Farmacisti Ospedalieri (EAHP). Nella sua relazione “A shared vision by patients and healthcare professionals” Frontini ha presentato gli standard Europei per la farmacia ospedaliera, recentemente approvati a Bruxelles (Maggio 2014) ad opera dell’EAHP.
Questi standard, fortemente voluti dal presidente EAHP sono stati elaborati a partire degli standard della FIP (International Pharmaceutical Federation) emanati a Basilea nel 2008 e rivisti da tutto il board e dalle delegazioni EAHP attraverso la metodologia Delphi. Una volta ultimati i 44 standard sono stati condivisi e sottoposti all’approvazione di varie figure professionali (medici e infermieri) e a varie associazioni di pazienti.
Gli statement hanno avuto una larga approvazione e consenso da parte di tutti gli attori coinvolti e rappresentano un importante passo per il miglioramento della nostra professione. Attualmente EAHP ha tradotto gli standard il lingua italiana e SIFO li ha divulgati attraverso una news.
La seconda relazione è stata affidata ad un’infermiera proveniente dal Regno Unito, Cheryl McKey, Direttore della KayHill Consulting Limited, una piccola azienda di consulenza sanitaria specializzata nella gestione del cambiamento, leadership e riprogettazione dell’assistenza sanitaria. La sua relazione dal titolo “Working in a multi-disciplinary team- a UK perspective” ha fornito una panoramica della sua esperienza di lavoro con team altamente performanti e integrati nel processo di cura; focalizzandosi sul ruolo del farmacista per aiutare a migliorare la terapia farmacologica del paziente. Cheryl McKey ha descritto ampiamente i risultati e benefici per il paziente, per l’organizzazione e per il sistema, quale risultato di un’attuazione efficace e di successo del cambiamento misurabile e sostenibile. In particolare ha chiarito quali sono le chiavi di successo per avere team altamente performanti e come i farmacisti possono contribuire per ottimizzare e sostenere l’assistenza sanitaria integrata per il paziente, fornendo numerosi spunti di riflessione e di ispirazione.
L’ultima relazione è stata presentata da Richard Price (Ireland), Policy and Advocacy Officer per l’EAHP, che ha la responsabilità quotidiana di rappresentare per EAHP le prospettive della professione dei farmacisti ospedalieri alla Commissione europea, al Parlamento europeo, ai governi degli Stati membri e di altre agenzie europee e le organizzazioni del settore interessate alla pratica della farmacia ospedaliera.
Nella sua relazione “EU issues affecting Italian hospital pharmacy of the future” Richard Price ha illustrato quali emergenti questioni legislative e regolatorie dell’Unione Europea, che possono avere un impatto per l’Italia nei prossimi anni, sono in discussione. In particolare ha illustrato nel dettaglio lo sviluppo del percorso di formazione comune per la farmacia ospedaliera in Europa; i nuovi sviluppi per il raggiungimento sistematico dei codici a barre dei medicinali per singola unità per supportare la scansione dei farmaci al letto del paziente negli ospedali; l’attuazione della Direttiva 2011 sulla falsificazione dei farmaci e l’importanza di una verifica degli stessi negli ospedali; le caratteristiche principali stabilite nel 2014 nell’Unione Europea relativamente alla regolamentazione degli studi clinici in termini di trasparenza dei dati e requisiti di prova; lo sviluppo e il progresso verso un nuovo regolamento comunitario sui dispositivi medici e le relative conseguenze per la pratica nella farmacia ospedaliera (ad esempio in materia di tracciabilità, di vigilanza, etc.). Infine, sono state mostrate le iniziative dell’Unione Europea in settori come l’e-health e m-health negli ambiti in cui influenzano l’attività dei farmacisti ospedalieri, che presto vedremo affrontare in ambito europeo.
La sessione si è conclusa con un’interessante discussione e con l’auspicio che le nuove Direttive della Comunità Europea, i nuovi standard europei per la farmacia ospedaliera e la necessità di integrarsi in un percorso di cura multidisciplinare ci trovino già pronti per affrontare il cambiamento che in un futuro molto vicino sarà richiesto alla nostra professione.